Per il Garante per la privacy, l’associazione Rousseau presieduta da Davide Casaleggio non garantisce la segretezza e la sicurezza del voto degli iscritti.
Il Garante per la privacy sottolinea come ‘‘importanti vulnerabilità rispetto alle quali l’Autorità è tenuta ad intervenire attraverso i poteri che le sono attribuiti”.
E così è scattata la sanzione: una pesante multa di 50.000 euro.
Tra le misure intimate anche l’adozione delle misure di auditing informatico, l’assegnazione credenziali di autenticazione ad uso esclusivo di ciascun utente, entro 10 giorni.
Entro 120 giorni verrà avviata una valutazione complessiva delle iniziative di sicurezza adottate.
Così il Garante per la privacy ammonisce l’Associazione Rousseau ed intima di prendere provvedimenti immediati.
Il Garante della privacy ha dichiarato che il voto su #Rousseau é “manipolabile”. Chissà se votazioni come quella per la scelta di #DiMaio capo politico o come quella di salvare #Salvini dal processo sono state “manipolate”. 🤔
— Daniele Cinà (@danielecina) 4 aprile 2019
La piattaforma Rousseau non possiede le caratteristiche richieste a un sistema di e-voting. Vale a dire che non garantisce né la segretezza né la sicurezza del voto degli iscritti alla piattaforma, il cui risultato può essere manipolato, senza lasciare traccia, dagli amministratori del sistema, in ogni fase del procedimento elettorale.
Le criticità evidenziate “costituiscono una violazione dell’art. 32 del Regolamento (UE) che individua alcuni parametri di sicurezza che il titolare e il responsabile del trattamento sono tenuti ad adottare al fine di garantire un livello di sicurezza adeguato in rapporto al rischio per i diritti e le libertà delle persone”.