Marielle Franco attivista dei diritti umani uccisa con 4 colpi di pistola

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Marielle Franco uccisa a Rio de Janeiro da proiettili in dotazione alla polizia militare.

È stata uccisa con 4 colpi di pistola alla testa: una vera esecuzione, come riporta l’agenzia ANSA.

In migliaia hanno invaso la metropoli brasiliana Rio de Janeiro per omaggiare l’attivista dei diritti umani Marielle Franco.

Brasile

La folla la saluta con queste precise parole

Per lei nessun minuto di silenzio, ma una vita intera di lotta. Niente sarà vano. Per lei trasformeremo il dolore in forza per continuare a lottare per un mondo migliore”.

L’omicidio è avvenuto il ieri, intorno alle 21.30 di sera, quando le vie della città erano ancora piene di persone.

Diversi killer hanno prima circondato e poi ammazzato così la giovane consigliera comunale Marielle Franco, esponente di spicco del Partito Socialismo e Libertà (Psol, di sinistra).

Marielle Franco, 38 anni, era molto attiva nelle lotte contro le diseguaglianze e contro la violenza nelle favelas.

Gli assassini hanno anche freddato il suo autista e colpito, per fortuna solo in modo lieve, una sua collaboratrice che si trovava con lei nell’automobile.

Gli inquirenti hanno rinvenuto sul luogo del duplice delitto ben 9 bossoli. Una fonte ben informata della polizia di Rio de Janeiro, citata dalla Tv Globo, ha sottolineato come quei bossoli siano del tutto simili a quelli in dotazione proprio alla Polizia.

Marielle Franco usciva da un evento a favore delle giovani donne di colore che vivono nelle favelas. Prima di essere uccisa in questo barbaro modo, l’attivista aveva anche criticato apertamente l’operato della polizia militare nelle favelas di Rio, arrivando a definire la Polizia che opera nelle favelas ”battaglione della morte, che uccide i nostri giovani”.

L’omicidio ha creato un’ondata di sdegno in tutto il Brasile e non solo.

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