Parlamentarie M5S: dal Vaffaday alla cacciata degli sboccati del web

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Ieri sono state pubblicate le liste di coloro che hanno superato le fantomatiche Parlamentarie del M5S. Tra la quasi totale riconferma di tutti i parlamentari uscenti, però fa discutere molto l’esclusione di alcuni personaggi noti che da anni si impegnano per il Movimento di Beppe Grillo.

Molto polemico è infatti il messaggio, pubblicato sui suoi profili social, di Marione il noto “vignettista del M5S”

 

Marione accusa il M5S di essere sostanzialmente incoerente, essendo un movimento fondato sul “Vaffanculo”. Dunque, il vignettista vede come una vera e proprio ingiustizia la sua “esclusione per turpiloquio”.

Durante le parlamentarie infatti, sulla rete, quando si è diffusa la voce che Marione si sarebbe candidato, molti detrattori di Marione hanno ripubblicato vecchi tweet di un account che si chiama Marione (noi non sappiamo se corrisponda o meno a quello del vignettista) che evidenziavano un modo violento e tutt’altro che civile di frequentare i social.

Marione dunque, fa risalire invece l’esclusione della sua candidatura al suo modo “provocatario” di disegnare le vignette.

È da sottolineare la totale mancanza di trasparenza anche sul motivo dell’esclusione.

Infatti non viene indicato esplicitamente il perché. Oltre alla totale contraddizione, rispetto ad altre candidature che, a differenza di quella di Marione, sono andate avanti pur essendo noti linguaggi ed offese pubbliche. Basti pensare a Paola Taverna e al suo linguaggio colorito, per usare un eufemismo, oppure a Roberta Lombardi, che proprio in questi giorni si è “distinta” per aver offeso pubblicamente i dirigenti della sanità del Lazio.

Durante un comizio a Civita Castellana infatti, la candidata del M5S alla presidenza della regione Lazio, Roberta Lombardi, dà del “leccaculo” ai dirigenti della Sanità della Regione.

 

 

Per lei le porte di Montecitorio si sono riaperte nonostante il turpiloquio.

Insomma, due pesi e due misure, a dimostrazione che uno non vale uno.

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