L’attacco al trumpismo da parte di Macron

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Nel discorso di mercoledì al Congresso americano, riunitosi in seduta comune, il Presidente francese Emmanuel Macron, a sorpresa, ha pubblicamente e ripetutamente espresso un completo rifiuto dei principi fondamentali del “trumpismo”.

Macron, di fronte ai membri del Congresso, ha condannato il “nazionalismo estremo”, criticato il protezionismo e sostenuto la necessità di porre rimedio ai cambiamenti climatici.

“Possono giocare con rabbia e paura per un po'”, ha detto Macron riferendosi ai movimenti populisti di destra, “ma non costruiranno nulla”.

Forte critica anche all’ “illusione del nazionalismo”, così definita dal Presidente francese. “Possiamo scegliere l’isolazionismo, ma chiudere la porta al mondo non ne fermerà l’evoluzione” ha detto rivolgendosi ai legislatori americani, ” i diritti umani, i diritti delle minoranze e la libertà individuale sono le vere risposte al disordine del mondo”.

Emmanuel Macron ha anche auspicato che gli Stati Uniti rivedranno la possibilità di tornare all’accordo sul clima di Parigi. “Make our planet great again” ha chiosato Macron ricalcando lo slogan trumpiano “make America great again”.

La sfida al “trumpismo” è proseguita anche al di fuori dalle mura del Congresso. Macron ha visitato il memoriale di Martin Luther King a Washington, insieme al democratico John Lewis, leader del movimento per diritti civili degli afroamericani, che a inizio anno etichettò Trump come “razzista“.

La visita in terra americana del Presidente francese, iniziata con abbracci ed elogi al legame indissolubile tra Francia e Stati Uniti, è invece terminata con un vero e proprio attacco alla visione nazionalista e isolazionista di Trump.



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