Giornata della Memoria, il Paese ricorda l’olocausto

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Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.

Elle Wiesel

Era il 27 gennaio 1945 quando vennero spalancati i cancelli del lager di Auschwitz mostrando al mondo intero le atrocità compiute dai nazisti contro gli ebrei, e non solo. Nel terrificante campo di concentramento in appena cinque anni venne sterminato più un milione di persone.

 

Furono le truppe dell’Armata Rossa che arrivarono presso la città polacca di Auschwitz ha fare la macabra scoperta del campo di concentramento e a liberare i pochi superstiti.

Giornata della memoria

Museo Yad Vashem  © Daniele Cinà

Il 20 luglio del 2000 il nostro Paese ha approvato una legge (la numero 211), composta essenzialmente da due articoli. Istituisce ogni 27 gennaio il “Giorno della Memoria”, ovvero una commemorazione pubblica non soltanto della shoah, ma anche delle leggi razziali approvate sotto il fascismo, di tutti gli italiani, ebrei e non, che sono stati uccisi, deportati ed imprigionati, e di tutti coloro che hanno contrastato la ‘soluzione finale’ voluta dai nazisti, anche a  costo della propria vita.

Questa legge prevede inoltre l’organizzazione di cerimonie, incontri ed eventi per commemorare e stimolare la riflessione su questi drammatici eventi. Il fine è quello di non lasciare mai all’oblio questo periodo oscuro del nostro passato di italiani ed europei, affinché, come sottolinea la stessa legge “simili eventi non possano mai più accadere”.

La Giornata della Memoria è stata riconosciuta ufficialmente da una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 1º novembre 2005.

tutti gli stati membri delle Nazioni Unite hanno il dovere di inculcare nelle generazioni future le lezioni dell’Olocausto

Questa risoluzione rifiuta in modo esplicito qualsiasi negazionismo dell’Olocausto come evento storico, sia totale che parziale, chiedendo nello stesso tempo che i luoghi e gli spazio che furono utilizzati come campi di concentramento, di lavoro e di sterminio vengano conservati a futura memoria.

Nel nostro Paese, dove serpeggiano idee neo fasciste e con richiami assurdi alla razza, una giornata davvero importante.

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