La Costituzione non è un orpello. Salvini e i suoi ministri si dimettano subito

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Informare Salvini che “la parola agli italiani” è stata data pochi mesi fa. Lui, probabilmente non lo sa, ma la Costituzione recita all’articolo 60:

«La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per cinque anni. La durata di ciascuna Camera non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra.»

Cinque anni.

Non è che uno si alza la mattina al Papeete, magari dopo una sbornia a base di mojito e sondaggi, e decide da solo quando si vota.

La Costituzione non è un orpello. È la spina dorsale della nostra democrazia. Abbiamo appena votato, un anno fa.
Di nuovo dobbiamo andare?
Ogni volta che cambiano i sondaggi si va a votare?
Cos’è, il nuovo sport nazionale?
Anche no.

La stabilità politica è un bene comune. La Borsa e i mercati finanziari hanno già bruciato miliardi in pochi giorni per colpa della hybris di Salvini. Senza considerare lo spettro dell’aumento dell’Iva, la tassa più iniqua che esista.
Anche no.

Rispettiamo la Costituzione e mettiamo al primo posto gli interessi delle persone. Gli italiani questo si aspettano dalla Politica, non la perdita di tempo di chi delira brandendo con una mano uno spritz e con l’altra una corona. E non parlo della birra.

Ora Salvini rilancia a Di Maio sul taglio dei parlamentari.
Personalmente, sempre nel rispetto della Costituzione, io lascerei stare. Gli italiani, anche su questo quesito, si sono espressi da poco con un referendum costituzionale. Ha vinto il NO. Ricordate?
Salvini e Di Maio avevano vinto quella battaglia. Il voto degli italiani, in quel caso, non si rispetta?

L’unico taglio che va fatto oggi è quello dei ministri della Lega e del M5S, che si devono dimettere immediatamente dai loro incarichi di Governo.
Salvini in primis. Poi a ruota Di Maio, complice di questo disastro.
I populisti hanno fallito e se ne devono assumere la responsabilità davanti al Paese.

Dimissioni subito!

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