Ripristinata scritta fascista DUX a Villa Santa Maria. Il caso arriva alla Camera con un’interrogazione al ministro Salvini

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Ieri nella roccia che sovrasta Villa Salta Maria, in provincia di Chieti, è tornata visibile l’antica scritta inneggiante al duce, di epoca fascista, che il tempo aveva cancellato. L’amministrazione comunale ha infatti finanziato un’associazione che avrebbe poi ripulito la roccia, rendendo la scritta “DUX” nuovamente visibile.

La denuncia è apparsa sui canali social del deputato del Partito Democratico Camillo D’Alessandro, che annuncia altresì una interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Salvini.

“È incredibile quello che è successo a Villa Santa Maria in provincia di Chieti. Con la scusa di creare percorsi “educativi e formativi”, l’amministrazione ha riesumato una vecchia scritta inneggiante al duce fascista – scrive il deputato D’Alessandro – “E così oggi è nuovamente leggibile quel vergognoso “DUX” che giustamente il tempo aveva cancellato. È inaccettabile. Deposito subito un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro Matteo Salvini che venga rimossa quella vergognosa scritta.  Il fascismo non è un’opinione, è un crimine. E come tale va trattato!” conclude il deputato.

Ecco il contenuto dell’interrogazione parlamentare che il deputato Camillo D’Alessandro depositerà lunedì alla Camera:

Al Ministro dell’Interno
Sen. Matteo SALVINI

Nel comune di Villa Santa Maria nella provincia di Chieti è riapparsa una scritta impressa nella roccia durante il ventennio fascista inneggiante al Duce.

Quella scritta era stata cancellata dal tempo e dal comune sdegno della popolazione che ben ha conosciuto i drammi causati dal fascismo

Villa Santa Maria è collocata all’interno della Vallata del Sangro, a pochi chilometri dal sacrario della Brigata Maiella che contribuì, proprio da quei luoghi, a liberare prima l’Abruzzo e poi il Paese muovendo fino a Bologna

L’amministrazione comunale con una convenzione sottoscritta ha affidato ad una società sportiva la realizzazione di percorsi di scalata sulla roccia. Nella stessa convenzione si legge che il comune si propone di sviluppare pratica sportiva ad alto valore educativo e formativo

Tuttavia l’intento era evidentemente un altro far tornare alla luce quella scritta “dux” che rappresenta una vergognosa testimonianza di un passato combattuto e vinto proprio in quei territori

A nulla possono essere assunte a giustificazioni che quel marchio infame impresso sulla roccia, appartenga alla storia e come tale vada tutelato.

Tanto premesso chiedo di sapere se il ministro intenda intervenire per rimuovere uno dei simboli fascisti, inneggianti a Benito Mussolini, quale scelta consapevole di un Paese democratico che ieri, come oggi, non ammette il riemergere di simboli appartenenti ad un passato che non hanno nulla di storico, né meritano di essere rievocati, da giustificare la scelta dell’amministrazione comunale di Villa Santa Maria.

on. Camillo D’Alessandro

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