“Almeno si sparassero tra di loro senza rompere le palle alla gente che non c’entra… almeno se la prendessero tra di loro”. ha detto il ministro dell’Interno Salvini intervenendo a un’iniziativa a sostegno del candidato del centrodestra a Foligno.
“ALMENO SI SPARASSERO TRA LORO”
Con queste imbarazzanti parole, il ministro dell’Interno Salvini, alza bandiera bianca contro la camorra e commenta la sparatoria di Napoli che ha ferito gravemente anche Noemi, una bambina di soli 4 anni.
Salvini, se Noemi è in fin di vita, è proprio perché SI SPARANO TRA LORO. In pieno giorno, tra la folla.
Come per la legittima difesa, Salvini subappalta il suo lavoro da ministro dell’Interno.
Ai cittadini dice: vi diamo le armi e così vi difendete da soli.
I criminali li esorta a spararsi tra loro.
I discorsi scriteriati da bar, oggi trovano posto in Parlamento e al Governo. Addirittura, in bocca proprio a chi è responsabile della sicurezza dei cittadini, il ministro dell’Interno. Una cosa di una gravità assoluta.
Preso dalla campagna elettorale, dagli insulti agli avversari, dai piagnistei per gli insulti ricevuti, dal pane e nutella e dalle scaramucce con Di Maio, Salvini non ha ancora trovato il tempo di andare lì dove dovrebbe stare da giorni, cioè a Napoli.
Ministro Salvini, i cittadini di Napoli sono spaventati e non ne possono più di bombe, sparatorie, ferimenti e omicidi. E tra un po’ non ne potranno più dei tuoi stupidi post con la zuppa inglese mentre una bambina lotta tra la vita e la morte.
Adda passà ‘a nuttata!