L’ambasciatore del Movimento 5 Stelle diffamatore seriale

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Antonio Donnarumma, storico attivista del M5S, colpisce ancora.

Questa volta, vittima della pesante diffamazione è addirittura il capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati Ettore Rosato.

Da giorni su WhatsApp gira un video “indignato” che mostra un ipotetico parlamentare intento, come un qualsiasi “furbetto del cartellino”, ad introdurre delle tessere di presenza per i colleghi assenti. Ovviamente, una conclamata bufala.

Infatti, come abbiamo dimostrato in un altro articolo, si tratta palesemente di un falso. Vero è invece il tentativo continuo di delegittimare ed infangare la politica e le istituzioni. Un’azione mirata dunque.

E qui, entra in gioco l’attivista del M5S Antonio Donnarumma che da WhatsApp porta su Facebook questo video postandolo con una grave e pesante accusa: il protagonista del video sarebbe “Rosato del PD”. Il tutto, con un appello a fare diventare virale il video.

Antonio Donnarumma Rosato

E il video, in effetti, è diventato virale.

Infatti nel giro di diverse ore ha raggiunto 19.450 condivisioni ed ottenuto 413 mila visualizzazioni. Quasi mezzo milione di persone hanno visto questa conclamata fake news pensando che Rosato fosse un “furbetto del cartellino”. E sotto il video, centinaia di commenti indicibili carichi di rabbia e indignazione verso Rosato e tutti “politici ladri”. Un linciaggio digitale bello e buono sulla base di una bufala.

E nonostante diversi utenti segnalino che si tratti di un video palesemente falso, il numero delle condivisioni aumenta in modo inarrestabile. Se è vero che “la calunnia è un venticello”, in questo caso, complice l’algoritmo di Facebook, diventa un ciclone inarrestabile.

Ovviamente, la cosa non è passata inosservata al capogruppo del PD Ettore Rosato.

Amareggiato per una simile e palese diffamazione nei suoi confronti, attraverso Facebook, annuncia querela contro l’incauto autore del post.

“Difficilmente riescono a farmi arrabbiare. Questo signor Donnarumma ci è riuscito. Un video che riproduce un parlamento che non è quello italiano, che non riprende me ma non so chi, e che viene usato per diffamarmi. 
Lo stile classico della campagna elettorale che il pentastellato deve aver imparato dai suoi vertici. Perché diciamoci la verità …che si tratti di un video virale, condiviso da decine di migliaia di persone, palesemente falso, è chiaro a qualsiasi parlamentare grillino. Per questo dovrebbero prendere le distanze e condannare certi modi di fare campagna elettorale. Poiché così non è, e siccome lo considero un insulto a me e al mio impegno ma soprattutto alla buona fede di tanti che magari ci credono, questo signore ne risponderà in Tribunale. Dove non potrà nascondersi dietro uno schermo.”

Ettore Rosato

Dopo la pubblicazione del post di Rosato, Antonio Donnarumma, maldestramente, cerca di correre ai ripari.

Trasformandosi magicamente da leone da tastiera in agnellino, Donnarumma modifica il post, pensando di evitare in questo modo la querela di Rosato.

E così, la certezza di Donnarumma che quell’uomo sconosciuto filmato nel video fosse Rosato vacilla per diventare un sembra“. 

Ma quello che l’attivista digitale a 5 stelle Donnarumma non sa, è che Facebook tiene traccia di tutte le modifiche fatte ai post.

Ma non è la prima volta che Ettore Rosato viene preso di mira da esponenti del Movimento 5 Stelle.

Già qualche mese fa, durante la campagna elettorale per le elezioni regionali siciliane, l’allora assessore in pectore del M5S Angelo Parisi scrisse un tweet violentissimo contro di lui, minacciandolo addirittura di “bruciarlo vivo”.

Parole inaccettabili e che destarono molto scalpore, oltre che lo sdegno dell’opinione pubblica.

In quel caso, lo stesso Ettore Rosato, molto colpito da una simile violenza, fece un appello ai dirigenti del M5S, affinché si abbassassero i toni della discussione politica. Appello purtroppo, come abbiamo constatato, caduto nel vuoto.

Lo stesso Antonio Donnarumma, non è nuovo alle offese al capogruppo del PD Ettore Rosato.

Basta scorrere il suo profilo Facebook, aperto a tutti, dunque pubblico, per trovare altre offese gratuite. Alcune davvero pesanti.

Ma le ingiurie di Antonio Donnarumma agli avversari del M5S purtroppo sono all’ordine del giorno.

Nessuno è escluso dalla macchina del fango messa in piedi da questo appassionato attivista del M5S.

Da Matteo Renzi a Maria Elena Boschi, da Berlusconi a Giorgia Meloni, nessuno è escluso dalla raffica di improperi e battute di pessimo gusto.

Con commenti, spesso sgrammaticati e privi di ironia, in un incitamento sistematico all’insulto più becero Donnarumma così, si fa spazio su Facebook, raggiungendo un numero significativo di “seguaci”, ben 3774, pronti ad assecondarlo alle sue richieste continue di condivisione.

Virale era infatti divenuta un’altra diffamazione, guarda caso sempre ai danni di una deputata del Partito Democratico.

In quel caso, ad essere presa di mira era Alessia Morani.




Come ha riferito la stessa deputata Morani, l’attivissimo Donnarumma, creò e diffuse una volgarissima immagine dove si sosteneva che prima di entrare in Parlamento, fosse una “escort”. Cosa ovviamente, falsa e fortemente diffamatoria e che ha fatto guadagnare ad Antonio Donnarumma, la querela della stessa deputata, che, peraltro è un’avvocato.

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Ma chi è Antonio Donnarumma? E perché ce l’ha così tanto con gli esponenti del Partito Democratico?

A scorrere il suo profilo Facebook, la sua sembra quasi un’ossessione.

Ma quello che salta all’occhio è come Antonio Donnarumma sia sempre presente alle manifestazioni del M5S in tutte le parti d’Italia.

Viene fotografato sorridente con tutti i principali esponenti del M5S. Da Di Maio a Di Battista, da Grillo e Casaleggio, e poi moltissimi deputati e senatori, per concludere con la sindaca Raggi.

Quello che sappiamo con certezza, è che Antonio Donnarumma è un “ambasciatore del M5S”, come si evince dal sito ufficiale del Movimento 5 Stelle.

donnarumma-blog-delle-stelle

Dopo le rivelazioni della stampa che hanno mostrato collegamenti tra lo staff di Di Maio e il gruppo Facebook “Club Luigi Di Maio” che inneggia ad Hitler e Mussolini, un’altra scomoda vicenda per i vertici del Movimento.

Come infatti lo stesso Donnarumma dichiara in questo video, è “conosciuto molto bene da senatori e deputati del M5S” per essere molto attivo e combattivo al fine di portare il M5S alla vittoria delle elezioni”.

Resta da capire se tutto questo “attivismo” di cui parla Antonio Donnarumma si limiti alla diffamazione sistematica online attraverso i suoi canali social o ad altro.

E sarebbe interessante capire, se i senatori e i deputati del M5S che “conoscono bene” Donnarumma, approvino questi metodi diffamatori, non degni di un paese civile.

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2 Comments

  1. Francesco 25 Febbraio 2018

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