Di Maio diventa amico delle banche. Ecco perché (VIDEO)

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Il viaggio a Londra del candidato premier del movimento 5 stelle Luigi Di Maio ha portato una serie di novità eclatanti rispetto alle origini del movimento fondato da Beppe Grillo.

Davanti agli investitori finanziari della City di Londra, il giovane leader pentastellato ha infatti fatto cadere uno dei pilastri fondamentali del M5S. Vale a dire, l’esclusione a priori di qualsiasi alleanza possibile con gli altri partiti.

“Se le elezioni porteranno ad uno stallo politico, prevede una maggioranza di governo a quattro costituita da M5s, Pd, Forza Italia e Lega”. Così, l’agenzia Reuters, riporta che Di Maio avrebbe parlato della disponibilità del suo movimento alle larghe intese di fronte agli investitori internazionali.

“Quanto riportato non corrisponde al vero“, ha subito replicato Luigi Di Maio sul suo profilo Facebook, parlando di un errore di traduzione, salvo poi apprendere che tali colloqui si sono svolti in italiano. 

Al di là del cambio di posizione sul tema delle alleanza, quello che colpisce di più, è la giravolta sul tema delle banche.

Davanti ai banchieri internazionali Di Maio infatti rottama la linea sempre sostenuta di contrasto alle banche e magicamente diventa “amico delle banche”.

Infatti, com’è possibile ascoltare in modo inequivocabile nel video allegato, Di Maio a Londra rassicura i finanzieri e i banchieri internazionali sul tema del recupero crediti deteriorati, i famigerati NPL.

Gli NPL, acronimo di Not Performing Loans, altro non sono che i crediti difficilmente esigibili delle banche. Parliamo dunque di mutui alle famiglie, finanziamenti alle imprese, prestiti personali.

In poche parole, i debiti di cittadini e imprese verso banche e finanziarie.

Da difensore dei diritti dei poveri cittadini, dunque Luigi Di Maio si trasforma magicamente a Londra e diviene “amico dei banchieri”, promettendo loro procedure più snelle per i pignoramenti ed i sequestri dei beni. Beni per lo più appartenenti proprio a famiglie e imprese in difficoltà.




Una volta al Governo, il capo politico del M5S, promette dunque processi più veloci, dunque pignoramenti più veloci, per favorire i creditori, troppo spesso penalizzati, a detta di Di Maio, dalla burocrazia” delle leggi italiane.

Ma non è neppure la prima volta che Di Maio si lascia sfuggire l’attrazione fatale per le banche. Durante una trasmissione televisiva infatti si era lasciato andare a complimenti generosi verso una banca rasentando la pubblicità occulta.

Chissà come prenderanno questa incredibile novità tutti i sostenitori del M5S che finora pensavano che Di Maio fosse vicino ai cittadini e lontano dagli interessi delle banche.

Sono lontani dunque i tempi degli attacchi sistemici del M5S alle banche viste come causa di tutti i mali dell’economia.

Di Maio a Londra diventa “amico delle banche”, con buona pace di Beppe Grillo e del M5S.

Il vento è cambiato. Adesso profuma di soldi e potere.

E siamo solo all’inizio. Ne vedremo delle belle.

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